SEGNI BAROCCHI, LA NOTTE BAROCCA E’ UN’INVASIONE DI SHAKESPEARE

Dettagli della notizia

MONOLOGHI IN OGNI PARTE DELLA CITTA'

Data:

06 Settembre 2024

Tempo di lettura:

Descrizione

Sarà una “Notte Barocca”, sabato 7 settembre - a Foligno a conclusione della 45/a edizione di Segni Barocchi, diretta da Daniele Salvo - molto diversa dal passato visto che sarà una vera e propria “invasione shakespeariana” della città. Gli spettatori avranno a disposizione una mappa con diversi luoghi della città, alcuni normalmente chiusi al pubblico, in cui potranno assistere a monologhi e scene shakespeariane ad opera di un gruppo di 25 attori che si alterneranno nelle scene per le prime due ore della Notte Barocca. Un esempio di “pubblico attivo” che sceglierà di volta in volta i luoghi deputati della città e le rappresentazioni shakespeariane a cui assistere. Gli attori faranno parte di un “corteo barocco” che tra piazza della Repubblica e piazza San Domenico daranno vita alla parte finale tra danza, con le coreografie di Ricky Bonavita, la partecipazione dei maestri del fuoco della Nobilissima Parte de Sopra del Calendimaggio di Assisi e monologhi teatrali. In scena il monologo finale e il canto di Elisabetta d’Inghilterra sul senso del teatro nella nostra società. Il tutto con i costumi di Daniele Gelsi. Salvo, a proposito della Notte Barocca, aveva parlato di “grande affresco barocco pensato non solo per stupire l’occhio, ma per toccare le corde più profonde dell’emotività dello spettatore, per stimolare una riflessione attiva e consapevole sulla nostra contemporaneità”. Dalle 21 alle 23 Notte shakespeariana in tutta la città In collaborazione con Ente Giostra della Quintana di Foligno Ore 21 Piazza San Domenico Partenza del corteo barocco verso i luoghi di rappresentazione. Il corteo sarà composto da: mangiafuoco, tamburini, figuranti, attori, danzatori, Maestri del fuoco della Nobilissima Parte de Sopra del Calendimaggio di Assisi. Tutti insieme si dirigeranno verso piazza della Repubblica, percorrendo via Antonio Gramsci. I figuranti distribuiranno volantini con l’indicazione dei luoghi in cui si svolgeranno le scene shakespeariane, comunque già precedentemente indicate nel programma generale della Notte Barocca. Arrivati a piazza della Repubblica gli attori si disperderanno nei luoghi di rappresentazione delle scene shakespeariane. I luoghi Oratorio del Crocifisso, Palazzo Candiotti, Corte di Palazzo Trinci, Sala Sisto IV di Palazzo Trinci, Scalone della Corte di Palazzo Trinci, Chiostro di San Francesco, Palazzo Spinola, Palazzo Deli, Auditorium Santa Caterina. In quei luoghi gli attori reciteranno monologhi e scene shakespeariane della durata di 15 minuti. Le scene verranno ripetute per 2 ore mentre il pubblico potrà aggirarsi per la città scegliendo di volta in volta a quali scene assistere. Nel frattempo il corteo barocco sarà ritornato al punto di partenza in piazza San Domenico. Alle 23 il corteo ripartirà da piazza San Domenico e, una volta giunto a piazza della Repubblica, richiamerà a sé tutti gli attori dai luoghi deputati. Il corteo si dirigerà poi verso piazza San Domenico dove arriverà alle 23.30. Sul palco della piazza saranno già pronti i danzatori, che daranno vita ad una coreografia dedicata ai personaggi shakespeariani a cura di Ricky Bonavita. A seguire i Maestri del Fuoco della Nobilissima Parte de Sopra del Calendimaggio di Assisi ci stupiranno con giochi pirotecnici. Una canzone composta dal Maestro Marco Podda e cantata dal vivo da Melania Giglio introdurrà l’ingresso di Elisabetta d’Inghilterra, la Regina, circondata dalla sua corte. Sul palco potremo ascoltare il suo monologo sulla creazione del Globe Theatre e del Rose Theatre, la nuova casa degli attori, non più costretti a recitare nelle piazze o nei cortili, ma finalmente in un luogo chiamato “Teatro”. Scene da Amleto, King Lear, Giulio Cesare, Macbeth, Otello, Riccardo III, Enrico IV, Sogno di una notte di mezza estate, Molto Rumore per nulla, I Sonetti Daniele Salvo/Regia Ricky Bonavita/Coreografie Daniele Gelsi/Costumi Giuseppe Filipponio/Luci Marco Podda/Patrizio Maria D’Artista/Musiche e canzoni originali Melania Giglio/Nel ruolo di Elisabetta d’Inghilterra Simone Ciampi/Nel ruolo di William Shakespeare Con la partecipazione di Maestri del fuoco della Nobilissima parte de Sopra del Calendimaggio di Assisi Tamburini del Rione Spada della Giostra della Quintana di Foligno Compagnia Stabile del Teatro San Carlo di Foligno e Protemus Con Michele Bandini, Clara Borghesi, Maria Chiara Centorami, Simone Ciampi, Carlo Dalla Costa, Massimo Bernardo Dolci, Gabriele Furnari Falanga, Caterina Fiocchetti, Matteo Fiori, Selene Gandini, Francesco Iaia, Riccardo Leonelli, Michele Lisi, Ciro Masella, Diletta Masetti, Sebastian Gimelli Morosini, Francesca Mària, Marco Maggio, Giacomo Nappini Casuzzi, Beatrice Ronga Assistente alla regia/Matteo Fiori Assistenti/Marco Maggio/Beatrice Ronga MONOLOGO ELISABETTA I Elisabetta I regnò per quasi mezzo secolo facendo la differenza: ereditato un paese sull'orlo della guerra civile e di religione lo pacificò e fece della debole Inghilterra cattolica una potente nazione protestante, con il primo governo parlamentare dell’era moderna, nonché una marina, una City e una lingua destinate a governare il mondo. Questa madre del mondo moderno permise la nascita di una delle più straordinarie stagioni della cultura di ogni tempo: il teatro elisabettiano fu infatti uno dei periodi artistici di più grande splendore per il teatro mondiale e per la storia dell'intera umanità. Nacquero i primi teatri pubblici, la figura dell'impresario, le compagnie di attori professionisti, una produzione drammaturgica di incredibile ricchezza e versatilità. Il teatro elisabettiano fu, anche, innovazione: la più grande fu quella del teatro nel teatro: si ritagliava uno spazio di tempo durante l’opera in cui veniva messa in scena un’altra rappresentazione teatrale. Una vera e propria età dell'oro, voluta strenuamente da questa piccola donna che amava definirsi "un semplice attore". Elisabetta I, la “regina vergine”, scomunicata da Pio, colei che non aveva mai voluto sposarsi perché, come amava dire ai suoi pretendenti, “il mio sposo è l’Inghilterra”, muore il 24 marzo 1603. Di lei papa Sisto V scrisse: "Guardate come governa! E' solo una donna, solo la signora di mezza isola eppure si fa temere da tutti." cr (nottebarocca)

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

06/09/2024, 08:14