Descrizione
A Vallupo, domenica 29 ottobre verrà impiantato un meleto di “mela ruzza”, un frutto di montagna in via di estinzione. Si tratta di un’iniziativa promossa da Comunanza Agraria di Cancelli e dal “gruppo progetto ‘mela ruzza’ abitanti di Vallupo” patrocinata dal Comune di Foligno ma anche da tanti altri Enti e associazioni e sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. A Vallupo nell' altopiano di Cancelli, c’è un albero speciale, il melo ruzza. La specie è documentata da almeno cento anni, ma la sua origine si perde nella notte dei tempi. Alcuni esemplari fortunatamente - tre in discrete condizioni - sono ancora presenti nella zona. La sua tutela è assolutamente necessaria e non solo nel nome della biodiversità, ma perchè porta con sè la storia di una comunità e ne racconta la fatica, l’orgoglio e racchiude in sè il sapore antico e la bellezza di questi monti. Il termine ruzza è sinonimo di ruggine e indica la colorazione della buccia e maschera la base di colore giallo ed era in passato, adeguatamente conservata, un sostentamento per tutto l’inverno. Può essere consumata fresca, essiccata in spicchi o meglio come si dice in dialetto in paccuccie o usata per dolci. La sua coltivazione è stata abbandonata per lo spopolamento. L’abbandono di queste aree, infatti, ha significato più ampiamente la sparizione delle attività economiche, quali agricoltura e allevamento che in questi contesti trovano la vocazione più naturale possibile. Al tempo stesso espone il territorio a rischi ambientali come incendi, dissesti idrogeologici. A febbraio scorso, si è prelevato alcune marze dai meli esistenti per poi farle impiantare su portainnesti idonei. Si sono così sviluppate due piantine che con molta cura sono state accudite e curate e presentate durante Floralia, festa di primavera. In questa fase è nata un’ idea, creare un meleto in quel di Vallupo. Quest’anno altri innesti sono stati realizzati e la comunanza agraria ha acquisito i terreni in stato di degrado in comodato d’uso all’ingresso del paese, quelli che un tempo erano gli orti degli abitanti. Debitamente e faticosamente ripuliti da decennali sterpaglie sono in preparazione per accogliere le future piante che nel frattempo stanno vegetando in vivaio. In autunno i nuovi alberelli potranno affondare le proprie radici in una dimora tutta loro. Questa prima piantumazione di circa una trentina di mele, fra cui anche alcuni esemplari a rischio sparizione, di mela a “muso di bove” e la “mela rosa dei Sibillini” forse può far ridiventare l’altopiano di Cancelli il posto delle mele.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
ORE 8,30 Escursione a piedi “I colori del bosco incantato” a cura di “Orme camminare liberi”. Partecipazione su prenotazione (338/3502614 entro giovedì 26 ottobre). Ritrovo a Cancelli, Maestà dei caduti alle 8,30. Escursione di 8 km per una durata di 3 ore
Ore 11,30 La Mela ritrovata: racconto di un progetto a cura del comitato promotore
Ore 11,45 L’agrobiodiversità, bene comune e opportunità di sviluppo per i territori e le comunità locali”. Interviene Maruo Gramaccia (3A Parco tecnologico Agroalimentare dell’Umbria)
Ore 12,15 L’equilibrio della natura tra innovazione e conservazione”. Interviene Roberto Segatori.
Segue la pausa conviviale (prenotazione obbligatoria al 3398310391 entro giovedì 26 ottobre)
Ore 13,30 Prenotazione dimostrativa e degustazione della rocciata tradizionale a cura di Cinzia Perugini Carilli con brevi cenni storici di Daniele Falchi, membro del consiglio regionale di Slow Food, e di Luca Radi, presidente della Pro Foligno.
Ore 15 inaugurazione e benedizione del meleto.
Se le condizioni meteo non consentiranno lo svolgimento ottimale dell’iniziativa, la stessa sarà rinviata ad altra data.
cr (melaruzza)