Selezionati i finalisti del concorso “La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum”

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Data:

04 Maggio 2021

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Sono pubblicati i nomi degli artisti selezionati dalla giuria del concorso di arte contemporanea, promosso dal Comune di Foligno, “La
Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. come rileggere un capolavoro”. Si tratta di ben 17 artisti, in luogo dei 10 previsti dal bando, che animeranno con le loro opere un’esposizione all’interno degli spazi del Museo Capitolare Diocesano di Foligno, reinterpretando la celeberrima opera di Raffaello.
L’open call, condotta in collaborazione con la Diocesi di Foligno e il Museo Capitolare Diocesano, è stata accolta con entusiasmo da numerosi artisti, facendo registrare ben 114 candidature con oltre 150 progetti.

Alla commissione hanno preso parte: Emanuele De Donno, fondatore di VIAINDUSTRIAE e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, Fabio Massimo Mattoni, Direttore aggiunto dell’archivio storico presso la Diocesi di Foligno, Marta Onali, storica dell’arte e curatrice della mostra “Raffaello e la Madonna di Foligno. La fortuna di un modello”, Andrea Pinchi, artista visivo.

L’open call è stata curata e coordinata da Marta Silvi, critica d’arte, docente e curatrice indipendente che, a nome dell’intera commissione, ringrazia “tutti gli artisti che da ogni parte d’Italia – e non solo – hanno partecipato con grande impegno e interesse al bando, proponendo numerosi progetti di grande qualità e mostrando approfondimenti, riletture, analisi sul tema, esecuzioni preziose e non scontate.”

Questo l’elenco dei 17 artisti finalisti selezionati dalla giuria:

1. Agati Dario;
2. Benci Feliciano;
3. Caruso Beatrice;
4. De Mattia Giuseppe;
5. Emili Stefano;
6. Giorgi Alberti Fabio;
7. Kronenberg Giovanni;
8. Meletiou Meletios;
9. Petrucci Leonardo;
10. Ricciardi Sofia;
11. Ricciardo Massimo;
12. Salini Guendalina & Valli Delphine;
13. Scarabello Alessandro;
14. Schmuck Karin;
15. Sciorilli Danilo;
16. Silva Caterina;
17. Veneziano Cosimo.

Una giuria di esperti del settore decreterà, dopo l’apertura al pubblico della mostra, il vincitore del concorso, la cui opera, come previsto dall’avviso, verrà acquistata dal Comune di Foligno per un valore tremiila euro ed entrerà ufficialmente a far parte della collezione permanente di arte contemporanea dell’Ente.

Il concorso è realizzato nell’ambito delle numerose attività organizzate in concomitanza alla mostra per la celebrazione del V centenario dalla morte di Raffaello Sanzio dal titolo “Raffaello e la Madonna di Foligno. La fortuna di un modello”.

LA MADONNA DI FOLIGNO

L’opera, eseguita tra il 1511 e il 1512, fu commissionata a Roma dal folignate Sigismondo de’ Comitibus, al tempo segretario di Papa Giulio II, e rimase nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli almeno fino al 1565. In quell’anno suor Anna de’ Comitibus, nipote di Sigismondo e badessa del monastero di Sant’Anna, la riportò a Foligno, dove rimase esposta per oltre due secoli sull’altare maggiore della chiesa. Qui fu ammirata da artisti, celebrata nelle pagine di viaggiatori e richiesta dai membri di alcune tra le più influenti casate italiane ed internazionali che più volte manifestarono l’intenzione di entrarne in possesso. La fama accumulata nel corso dei decenni dall’opera di Raffaello e le sue indubbie qualità pittoriche fecero sì che nel febbraio del 1797 venisse requisita dai francesi per incrementare le raccolte d’arte del Musée du Louvre a Parigi. Il dipinto fece ritorno in Italia nel 1816, all’indomani del Congresso di Vienna, entrando a far parte delle raccolte dei Musei Vaticani con l’appellativo con cui ancora oggi è noto: la Madonna di Foligno.
L’iconografia del dipinto è ispirata a una storia narrata nella Legenda Aurea: nel giorno di Natale, la Vergine e il Bambino sarebbero apparsi ad Augusto davanti al disco solare, circondati da angeli, e l’imperatore, rinunciando a farsi venerare come dio, avrebbe riconosciuto la grandezza del Bambino e consacrato il luogo della visione alla Madonna. Nella parte superiore della pala sono rappresentati la Madonna e Gesù Bambino, mentre al di sotto, sulla terra, sono presenti San Giovanni Battista, vestito di pelli che indica alla visione celeste, San Francesco, protettore dei minori, il committente Sigismondo de’ Conti, illustre umanista di Foligno raffigurato genuflesso, e San Girolamo in abito cardinalizio, considerato il primo segretario pontificio. Sullo sfondo sono rappresentati due fenomeni celesti che illuminano un centro abitato: un arcobaleno dai colori poco definiti e un corpo infuocato che precipita su una casa. Quest’ultimo è stato variamente interpretato come bombarda, cometa o meteorite, ma va ricondotto con ogni probabilità alla scampata morte di Sigismondo che fu all’origine dell’opera: il dipinto fu da lui ordinato come ringraziamento alla Vergine per aver salvato la propria casa di Foligno, colpita da un fulmine, episodio ricordato nello splendido inserto di paesaggio sullo sfondo. In primo piano, un putto presenta all’osservatore una tabula ansata priva di iscrizione, il cui significato ha interessato a lungo gli studiosi, destinata probabilmente a ricordare il voto esaudito dalla Vergine.

4 maggio 2021


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Ultimo aggiornamento

04/05/2021, 13:20