Descrizione
Il museo di Palazzo Trinci diventa sempre più accessibile per i soggetti con difficoltà motoria grazie ad alcuni interventi compiuti in questa direzione all’interno del complesso monumentale. La realizzazione di una pedana elevatrice - è stato ricordato nel corso di una conferenza stampa - ha consentito l’eliminazione di una barriera architettonica che impediva il collegamento diretto tra un’ala del palazzo ed il resto del museo. Questa esigenza si è sentita maggiormente con la riorganizzazione distributiva e funzionale delle sale che ha individuato nuovi spazi espositivi/culturali che dovevano essere necessariamente collegati con il resto del museo.
L’intervento sottoposto all’approvazione della soprintendenza - è stato ricordato - ha cercato una soluzione efficace in termini di superamento del dislivello esistente ma non invasivo nei confronti della struttura dal carattere storico artistico.
Ora il museo ha raggiunto un grado di accessibilità della quasi totalità degli ambienti e delle sezioni aperte al pubblico.
Ciò ha consentito anche di pensare ad una riorganizzazione dei percorsi espositivi del museo offrendo altre alternative di visita. Sono state disegnate mappe così da metterle a disposizione del pubblico, attraverso il sito o su carta, dove sono indicati i percorsi di visita di tutte le sezioni museali. La mappa è strutturata in percorsi (verticali, orizzontali nel piano, entrata, uscita) e in sezioni visitabili che individuano i vari ambienti e i servizi disponibili.
L’area dove insiste il palazzo è raggiungibile sia con mezzi pubblici che con mezzi privati. E’ consentita la sosta alle persone con disabilità nei parcheggi del centro storico (piazza del Grano a 130 metri di distanza dal Trinci, piazza Matteotti a 450 metri dal Trinci, anche piazza della Repubblica previa segnalazione ai vigili urbani).
Da piazza della Repubblica si accede al palazzo attraverso la corte interna.
La distribuzione verticale interna della struttura è affidata ai due ascensori che consentono di raggiungere i tre piani dell’edificio, mentre gli spostamenti orizzontali nel piano sono garantiti da servoscale a pedana e rampe ove presenti i minimi dislivelli. Le mappe sono integrate con una segnaletica fissa che sono state predisposte negli snodi del percorso museale.
Tutte le novità sono frutto di un lavoro continuo svolto per realizzare un museo accessibile in tutte le sue forme, accessibilità di natura fisica ma anche culturale ed economica e con l’obiettivo di rafforzare sempre di più l’immagine di palazzo Trinci come punto di riferimento culturale della città dove fare eventi, mostre, iniziative.
E’ stato ricordato che la cosiddetta “L Trinci”, la parte del palazzo che si affaccia lungo via Gramsci, su via del Quattrocento e sul cortile della biblioteca, è l’ultima ad essere stata completata nel 2002 all’interno del complesso lavoro di restauro che ha interessato il palazzo. Gli interventi di restauro in questa zona ritenuta all’inizio, l’ala “minore” del palazzo, hanno riservato alcune sorprese, consentendo di far emergere una qualità architettonica degli spazi di notevole interesse con le sue murature in pietra, e la riscoperta di parti affrescate.
L’originario apparato decorativo, solo in parte conservato, prevedeva la rappresentazione, entro tondi e un’edicola architettonica, di alcune figure di santi e beati particolarmente venerati a Foligno, tra cui San Domenico da Foligno (1031) abate benedettino, il beato Paoluccio Trinci (1391) fondatore dell’osservanza francescana, e Santa Messalina (249) vergine e martire cristiana umbra come indicato dalle iscrizioni anch’esse parzialmente conservate situate sotto le immagini dei santi.
In tali iscrizioni si fa riferimento anche a personaggi della nobiltà folignate (come Ercole Roncalli (1657-1726) e Francesco Nuti (1684-1745) che ci consentono di datare la decorazione entro il primo ventennio del XVIII secolo.
In questo senso si colloca la denominazione dei nuovi spazi denominati “sala degli artisti” e “sala Santa Messalina”.
E’ stata presentata anche la “Foligno Card”, un biglietto integrato che permette di visitare gratuitamente i musei Comunali di Foligno: il Palazzo Trinci, il MAC (Museo Archeologico di Colfiorito), Il Museo Naturalistico di Colfiorito, il Museo della Quintana, l’Oratorio della Nunziatella, l’Oratorio del Crocifisso.
Ha validità 365 giorni dal momento del primo accesso ad un museo ed è strettamente personale e non cedibile, su richiesta deve essere esibita unitamente al documento d’identità. “La Foligno Card – ha fatto presente l’assessore alla cultura, Decio Barili - non potrà essere utilizzata in caso di eventi straordinari e che differiscono dal normale piano tariffario comunale”. .
Alessandro La Porta, per la società di gestione CoopCulture, ha sottolineato che “si esalta sempre di più la bellezza di Palazzo Trinci”. Ora i biglietti di accesso al museo, oltre alla tradizionale biglietteria di ingresso del sito culturale, saranno disponibili anche nella sede dello Iat a Porta Romana, “un’opportunità in più per i visitatori, ha detto l’assessore al turismo, Michela Giuliani, come la stessa ‘Foligno Card’, veicolo di promozione per la città”. Sono state inoltre presentate le audioguide per la pinacoteca e i dissuasori per la protezione delle opere della stessa pinacoteca.
Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha affermato che “rivendichiamo il lavoro svolto che consente di rendere la struttura museale accessibile ai disabili. E’ il risultato di un procvesso di ideazione e programmazione da parte degli assessorati alla cultura e al turismo con CoopCulture”.
cr (FolignoM)