Descrizione
Si è svolta la cerimonia del 16 giugno, in occasione del 79° anniversario della liberazione della città di Foligno. In piazza Don Minzoni è stata deposta una corona d’alloro al monumento alle memorie della città, presente il picchetto d’onore del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito.
E’ intervenuto il presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Schiarea, sottolineando, tra l’altro, che “ricordare la liberazione di Foligno non significa solo commemorare gli eventi del passato ma anche riconoscere il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno lottato per garantire un futuro migliore alle generazioni successive. Oggi rendiamo omaggio a uomini e donne che, con grande determinazione, hanno combattuto per la nostra libertà e per i valori fondamentali che ci uniscono come comunità”.
Il vicesindaco Riccardo Meloni, ha ricordato che “era il lontano – ma sempre attuale – 16 giugno 1944 quando, dopo quattro lunghi anni di estenuante guerra e ben 36 bombardamenti alleati subiti, arrivò finalmente il giorno della liberazione di Foligno. In quella giornata le truppe alleate, anche con l’ausilio di forze partigiane, si batterono contro i tedeschi ormai in ritirata, all’altezza del Ponte San Magno, al fine di scongiurare la distruzione dello storico ponte di Porta Firenze sul Topino che era stato minato e pronto per essere fatto saltare in aria. E’ proprio a questi uomini che possiamo considerare veri e propri ‘guerrieri della libertà’ va il nostro commosso ricordo e il nostro sempre vivo ringraziamento. Oggi, a 79 anni di distanza, siamo ancora qui per ricordare e per ricordarli, per tenere viva la memoria. E non a caso ci troviamo in piazza Don Minzoni: questo slargo si è venuto a creare a seguito del crollo del seicentesco Palazzo Rodati Buffetti che venne colpito in pieno da una bomba alleata, così come tanti altri edifici della nostra Foligno, risorta più bella e più forte di prima. Voglio rivolgere, anche a nome del sindaco, uno speciale ringraziamento al Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito di Foligno, presente anche oggi con il picchetto d’onore ed in particolar modo al suo comandante, generale Vincenzo Spanò, che abbiamo per l’ultima volta al nostro fianco in una cerimonia ufficiale ma che speriamo resterà al nostro fianco come amico dei folignati e della città di Foligno. Grazie alle autorità presenti, alle associazioni combattentistiche e d’arma e soprattutto ai cittadini intervenuti. Questa sera, questa piazza, ormai centro nevralgico della cosiddetta “movida folignate” tornerà a riempirsi di gente e di vita, anche questo è un segno della vita che continua e del cammino dell’uomo che prosegue, spesso rinascendo dalle proprie ceneri. Oggi c’è bisogno di speranza e di fiducia nel futuro: proprio in questi tempi, in cui la guerra torna minacciosa ai confini dell’Europa incidendo sulla vita del resto del mondo, così come del nostro vivere quotidiano. I conflitti non aiutano mai a risolvere i problemi ma lasciano dietro di sé morte e distruzione. Dobbiamo imparare dagli errori del passato per costruire un futuro migliore”.
cr (16giugno232)