CERIMONIA PER 80° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE FOLIGNO

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Data:

16 Giugno 2024

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Si è svolta stamani a Foligno, in piazza Don Minzoni, la cerimonia per l’ottantesimo anniversario della liberazione della città, presente il picchetto d’onore del Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito. Dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento alla memoria, è intervenuto il Presidente del Consiglio comunale di Foligno, Lorenzo Schiarea. “Il 16 giugno 1944 rappresenta un momento simbolico – ha detto Schiarea – in cui la città ha ritrovato la sua libertà e ha iniziato un nuovo capitolo di speranza e rinascita. Dopo quattro anni di estenuante guerra, giunse finalmente il giorno della liberazione dal regime nazifascista. Ricordare la liberazione di Foligno non significa solo commemorare gli eventi del passato ma anche riconoscere il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno lottato per garantire un futuro migliore alle generazioni successive”. Ha poi preso la parola il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, sottolineando, tra l’altro, che “siamo qui per ricordare quell’ormai lontano – ma sempre attuale – 16 giugno 1944 quando, dopo quattro anni di estenuanti anni di guerra e con ben 36 bombardamenti alleati subiti dal territorio comunale, giunse il giorno della liberazione di Foligno. In quella giornata, le truppe alleate, con l’ausilio delle forze partigiane, si batterono contro i tedeschi in ritirata, all’altezza del Ponte San Magno, per evitare la distruzione del ponte di Porta Firenze sul Topino, già minato per essere fatto saltare in aria. Un’impresa alla quale deve essere tributato giusto riconoscimento e vivo ricordo. Siamo ad 80 anni da quel giorno, e siamo qui per tenerne viva la memoria. Piazza Don Minzoni è uno slargo urbano che si è venuto a creare a causa del crollo del seicentesco palazzo Rodati Buffetti, centrato in pieno da una bomba alleata, come tanti altri edifici della città, risorta – ancora una volta – più bella e forte di prima”. Zuccarini ha rilevato che “questa sera, questa piazza – centro nevralgico dell’ormai celebre ‘movida folignate’ tornerà a riempirsi di gente – è un segno della vita che continua: oggi c’è bisogno di speranza e fiducia nel futuro. Con la guerra ai confini dell’Europa e i conflitti ancora in corso nel mondo che stanno incidendo sulle vite di tutti. Gli scontri non risolvono mai i problemi: dobbiamo imparare dagli errori del passato per costruire un futuro migliore”. cr (16giugno2c)

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Ultimo aggiornamento

11/10/2024, 15:06