Aprile, per Foligno il mese di Dante

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14 Aprile 2020

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L’11 aprile fu 1472 fu data alle stampe la prima copia della Divina Commedia: un evento che si realizzò a Foligno, ad opera del tipografo di Magonza Johann Numeister insieme ad Evangelista Angelini, nella bottega dello zecchiere folignate Emiliano Orfini. Erano passati appena una ventina d’anni dall’invenzione di Gutenberg.
Un fatto sul quale storici e bibliofili ormai concordano, e che lega indissolubilmente la città di Foligno al nome di Dante Alighieri e alla sua opera più universalmente conosciuta.

Come è noto, purtroppo la città non possiede alcun esemplare dell’editio princeps. Gli esemplari originali riconosciuti sono poco più di trenta e pochissimi intatti, tra cui quello conservato alla Biblioteca angelica di Roma.

A Foligno l’interesse per l’antica tradizione tipografica ha tratto nuova vitalità fin dal 1989, quando si è tenuta la mostra “Pagine di Dante. La Divina Commedia dal torchio al computer”, dopo il successo alla Buchmesse di Francoforte.
Proprio in quegli anni si è costituito presso la Biblioteca comunale un Comitato di coordinamento per lo studio e la promozione della prima edizione a stampa della Divina commedia, recentemente rinnovato con delibera di Giunta comunale, che ha lo scopo di realizzare iniziative culturali legate all’evento.
Così, per celebrare la data della prima stampa, dal 1991 ogni anno tra aprile e maggio si svolgono a Foligno le Giornate dantesche, che prevedono  conferenze, tavole rotonde, letture pubbliche e manifestazioni ispirate al libro di Dante.

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, la manifestazione si terrà nel mese di ottobre.

Dal 1995 al 2011 ha fatto da corollario la manifestazione “La Scrittura & l’immagine”, una mostra mercato di stampe e libri antichi e rari cui hanno partecipato espositori di livello nazionale, proseguita poi per alcuni anni nella forma di una serie di iniziative sul libro d’artista.

In questo contesto si realizza l’iniziativa “La Divina commedia nell’arte contemporanea”: l’incarico ogni anno ad un artista per illustrare la copia anastatica della Divina Commedia (gentilmente concessa dall’editore Campi) con opere originali realizzate principalmente con tecnica di litografia o acquaforte.

Nel 2012 è stato inaugurato il Museo della Stampa di Foligno nelle sale di Palazzo Orfini, il palazzo nel quale era sorta la prototipografia Orfini Numeister. Il nucleo centrale del Museo è incentrato sulle tre copie stampate da questa tipografia (le Epistolae ad familiares di Cicerone – 1470, il De bello italico adversus gothos di Leonardo Bruni – 1471 e la Divina Commedia di Dante Alighieri – 1472) oltre ad offrire un’ampia documentazione sull’attività delle cartiere della Valle del Menotre e sulla produzione editoriale a Foligno tra il XV e il XIX secolo.

La Biblioteca comunale – non a caso intitolata intitolata a “Dante Alighieri” – raccoglie un Centro di documentazione sulla Divina Commedia che attualmente consta di circa 290 edizioni tra incunaboli, cinquecentine, edizioni dal XVII al XVIII secolo, edizioni moderne di pregio, Cd, DVD, edizioni in Braille, edizioni in lingua straniera (inglese, francese, tedesco, portoghese, russo, turco, rumeno, cinese, giapponese ecc.).

Nel 2014 l’Amministrazione Comunale ha inserito le Celebrazioni dantesche nel proprio Statuto: “Riconosciuto il rilievo particolare che la produzione della carta, l’arte tipografica e le attività editoriali hanno nella storia di Foligno, il Comune ricorda ogni anno la prima edizione della Divina Commedia di Dante Alighieri, data alle stampe da Johann Numeister ed Evangelista Angelini l’11 aprile del 1472”.

14 aprile 2020

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Ultimo aggiornamento

14/04/2020, 11:56