Descrizione
Cerimonia oggi a Foligno per ufficializzare la collocazione di 8 pietre d’inciampo dislocate nel territorio comunale per ricordare altrettanti folignati deportati dai nazifascisti e non più tornati.
In varie parti della città sono state poste le “Stolpersteine”, pietre d’inciampo, installate dal 1995 in tutta Europa dall’artista tedesco Gunter Demnig, che diventano un ‘monumento’. Sono un “inciampo” metaforico, nella memoria e nella storia. Sulla sua superficie sono riportati il nome della vittima della persecuzione nazifascista, il luogo dove ha vissuto o studiato, dove e quando è morto.
Il progetto del Comune di Foligno ha preso l’avvio da una mozione presentata dal consigliere Mario Gammarota al Consiglio comunale di Foligno, approvata all’unanimità. L’Ente ha provveduto ad acquistare 6 ‘pietre d’inciampo’, le altre due le ha donate il Rotary Club Foligno mentre una nona sarà acquisita, tra breve, attraverso il Club Unesco di Foligno.
L’assessore alla memoria, Paola De Bonis, ha sottolineato che “le pietre d’inciampo raccontano la storia e la tragedia di queste persone”. Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha affermato che “con un piccolo oggetto, con questo gioiello si ricorda quello che è successo nel passato”. E’ intervenuta, tra gli altri, anche Maria Pizzoni (presidente onoraria Aned Umbria), sorella di Franco, deportato e non più ritornato dai campi di concentramento tedeschi, parlando di “giornata commovente”. Hanno preso la parola anche Malcom Angelucci (Presidente Aned Foligno), Stefano Mingarelli (Anpi Foligno), Maria Rita Zampolini (Officina della Memoria), il consigliere Mario Gammarota. Erano presenti il vicesindaco Riccardo Meloni, i consiglieri Marco De Felicis, Riccardo Polli, David Fantauzzi, Daniela Flagello, Barbara Di Nicola. Hanno partecipato anche gli studenti dell’istituto Tecnico Tecnologico ‘Leonardo Da Vinci’ che hanno partecipato al progetto attraverso una serie di studi ricordando gli otto deportati e il luogo dove sono state collocate le pietre d’inciampo: Franco Santocchia (Piazza San Domenico), Luigi Olivieri (Rasiglia), Lino Spuntarelli (Piazza Giacomini), Vincenzo Salcito e Antonio Salcito (Viale Mezzetti nei pressi della caserma Gonzaga), Franco Pizzoni (Piazza San Domenico), Giacomo Melelli (Piazza Faloci Pulignani), Augusto Bizzarri (Via Scandolaro). Successivamente il vicesindaco Riccardo Meloni ha reso omaggio al cimitero centrale ai monumenti che ricordano i deportati.
cr (pinciampo2)