Descrizione
Verrà presentato in anteprima a Roma mercoledì 30 novembre “La Comedia di Foligno”, il film documentario prodotto dalla Società Dante Alighieri con il contributo del Comune di Foligno per celebrare la prima edizione a stampa della Divina Commedia, uscita 550 anni fa nella città umbra.
La prima edizione a stampa della Divina Commedia esce a Foligno nel 1472, circa vent’anni dopo l’invenzione della stampa a torchio di Johannes Gutenberg. La grande impresa nasce per iniziativa del tipografo di Magonza Johann Numeister, insieme con Evangelista Angelini, nella bottega dello zecchiere folignate Emiliano Orfini. Il Comune di Foligno celebra la ricorrenza, dal 2006, l’11 aprile di ogni anno commissionando a un artista di chiara fama opere ispirate alle tre cantiche e da inserire nella stampa anastatica dell’editio princeps.
Con il Presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi, e il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ne parleranno il Presidente di ANICA – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali Francesco Rutelli, il vicedirettore generale per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Alessandro De Pedys, e il Presidente dell’Archivio Gino de Dominicis – Fondazione Tomassoni, Italo Tomassoni. Modererà Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera. A fine serata, dopo la proiezione del film, l’esibizione pianistica dei compositori della colonna sonora: Vittorio e Michelangelo Nocenzi (Banco del Mutuo Soccorso).
Il film (nato da un’idea di Alessandro Masi, Segretario generale della Dante, e di Italo Tomassoni, Presidente dell’Archivio Gino de Dominicis – Fondazione Tomassoni, riprende le vicende che portarono alla stampa dell’opera, con la voce fuori campo del regista che legge il racconto Dante, gli stampatori e il bestiaio di Gabriele d’Annunzio (1911), tra scorci di Trevi, Montefalco, Roma e Foligno, riferimenti danteschi e testimonianze di esperti di storia, arte e letteratura alternati a immagini di esposizioni e opere misteriose come la “Calamita Cosmica” di Gino De Dominicis: una copia enorme di uno scheletro umano piantata al suolo da un’asta dorata che unisce cielo e terra.
cr (LACOMEDIAF)