25 APRILE, INTERVENTO SINDACO ZUCCARINI

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25 Aprile 2024

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E’ questo l’intervento pronunciato dal sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, in occasione della cerimonia del 25 aprile. “Cari concittadini, signor Presidente del Consiglio comunale, consiglieri comunali, autorità civili, militari e religiose, associazioni combattentistiche e d’arma, rivolgo a tutti voi, un cordiale saluto di benvenuto, ed un ringraziamento per la vostra gradita presenza in questa giornata, simbolo di libertà e democrazia, per celebrare il 25 aprile e mantenere così la memoria della lotta alla dittatura nazifascista. Un ringraziamento particolare al Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito di Foligno, con il suo comandante, generale di brigata, Giorgio Guariglia - per la prima volta insieme a noi in questa giornata - che ha sempre garantito il prezioso quanto gradito supporto del picchetto d’onore e della rappresentanza militare. Quest’anno, abbiamo voluto aggiungere anche la partecipazione dei carabinieri in grande uniforme storica, che hanno già avuto occasione di partecipare alle celebrazioni dello scorso 4 novembre - Giornata dell’Unità Nazionale, 22 novembre - 80° anniversario del primo bombardamento della città di Foligno - e 10 febbraio, giorno del ricordo delle vittime delle foibe. Grazie per essere presenti insieme a noi, e per quello che fate ogni giorno insieme alle altre forze dell’ordine, per garantire la sicurezza e la pace. E grazie alla sezione folignate dell’Associazione nazionale carabinieri che anche quest’anno ci hanno accompagnato nella visita al cimitero dei militari alleati di Rivotorto. Così come ringrazio l'Associazione Filarmonica di Belfiore ed il suo direttore Andrea Raponi, per la grande disponibilità e la preziosa collaborazione dimostrata in questi anni, e che hanno voluto impreziosire la partecipazione con la cantante Paola Scarponi, che a fine cerimonia canterà l’inno nazionale: l’inno di tutti gli Italiani. Così come la stessa giornata del 25 aprile è e deve essere la festa di tutti. Valori universali, che non dobbiamo mai dare per scontati purtroppo, se pensiamo alle dittature ancora oggi esistenti, ed alle guerre che continuano ad insanguinare il mondo. Questa mattina abbiamo deposto le corone di alloro ai piedi delle lapidi poste sulla facciata principale del nostro duomo e qui accanto, nella facciata principale del palazzo comunale, la casa di tutti i folignati. Prima ancora siamo andati nella nostra montagna, sino al piccolo sacrario di Cancelli, luogo simbolo della lotta dei folignati contro la dittatura nazifascista. In questi anni abbiamo voluto aggiungere ai cerimoniali ufficiali del 25 aprile anche il doveroso quanto meritato tributo ai mutilati ed invalidi di guerra di Foligno e comprensorio, deponendo una corona di alloro alla stele dei caduti di tutte le guerre dell’Anmig, situata nella cappella votiva della Pro Cattedrale della Madonna del Pianto. Consentitemi di rivolgere un ringraziamento proprio all’Anmig ed all’instancabile Fiorella Agneletti, per il bel monumento che abbiamo inaugurato nella rotatoria di San Paolo, alla memoria di tutti coloro che hanno dedicato se stessi e la vita alla patria, nella prima e seconda guerra mondiale. Con quello stesso infinito e sentito spirito di eterna gratitudine - come abbiamo sempre fatto in questi cinque anni di mandato – ci siamo recati con il gonfalone della Città di Foligno, nel cimitero di guerra dei militari alleati inglesi e del Commonwealth, nella vicina Rivotorto di Assisi: lì riposano nella pace eterna 949 caduti per la nostra libertà, di cui ancora godiamo ogni giorno, anche per questo il loro sacrificio non è stato vano. Dobbiamo e vogliamo tenere vivo il loro ricordo: centinaia di ragazzi nel fiore della loro vita, giunti nelle nostre terre da Paesi lontani – moltissimi di loro da oltre oceano e dall’altro capo del mondo - a combattere ed a morire per tutti gli italiani, di allora, di oggi e di domani, nel nome della libertà. Grazie anche all’amico don Simone Marchi, che anche quest’anno mi ha accompagnato per dire dire una preghiera in loro memoria. Tutti noi abbiamo un debito di gratitudine che non si estinguerà mai nei confronti di chi venne a sacrificarsi per la nostra patria: senza il loro eroico sacrificio, sappiamo bene che anche l’impegno di tanti italiani sarebbe stato inutile. Così come quello del mondo cattolico, e della brigata ebraica – con ebrei giunti in Italia dai ghetti di tutta Europa, per lottare al fianco degli italiani - uniti nel nome della democrazia e di un futuro libero da ogni dittatura. Come la storia ci insegna, nelle stesse brigate partigiane vi erano donne e uomini di vari e persino opposti orientamenti politici: i cattolici ed i comunisti; i monarchici ed i repubblicani; i socialisti e i liberali. Tutti insieme al fianco degli alleati. E non si può dimenticare il contributo delle Forze Armate Italiane, che costituirono il Corpo Italiano di Liberazione unendo i gruppi di combattimento ‘Folgore’, ‘Piceno’, ‘Legnano’ , ‘Mantova’ e le Divisioni ‘Cremona’ e ‘Friuli’. Tutti, ciascuno con il proprio contributo hanno scritto una pagina fondamentale e fondante della nostra storia: le basi dalle quali è nata la nostra Costituzione, baluardo di democrazia e libertà. A tutti loro, oggi come allora, vada il nostro commosso ricordo ed eterna riconoscenza. Viva Foligno! Viva l'Italia! “. cr (25apriledZ)

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Ultimo aggiornamento

11/10/2024, 14:45