L’itinerario attraversa ora il Piano di Arvello: se lo si osserva dall’alto, si scorge il fosso rettilineo seminaturale che, solcandolo interamente, sfocia nell’inghiottitoio. È proprio la presenza di questo elemento, tipico dei substrati di origine carsica, a far sì che l’acqua permanga nel piano per periodi limitati determinando la formazione di praterie umide di notevole interesse naturalistico: quest’ultime, infatti, sono sempre più localizzate, non solo negli Appennini ma sull’intero territorio nazionale.
È proprio la biodiversità che caratterizza questi particolari ecosistemi ad aver determinato l’inserimento di questa ed altre aree all’interno della rete dei Siti Natura 2000 della regione.
Piano di Arvello
L’itinerario attraversa ora il Piano di Arvello: se lo si osserva dall’alto, si scorge il fosso rettilineo seminaturale che, solcandolo interamente, sfocia nell’inghiottitoio…