Sito archeologico di Monte Orve

Il Monte Orve prende il nome dal latino urbs, “città”, e si pone in posizione strategica al centro dei piani carsici della zona, raggiungendo quota 926 m s.l.m…

Il Monte Orve prende il nome dal latino urbs, “città”, e si pone in posizione strategica al centro dei piani carsici della zona, raggiungendo quota 926 m s.l.m. Il monte risulta frequentato dal IV millennio a.C. e viene occupato da un villaggio durante l’età del Bronzo, nel XVI-XIV secolo a.C. A partire dal VI secolo a.C. l’abitato, già fortificato, diviene l’insediamento principale dei Plestini, l’antica popolazione di queste terre: si avvia così una pianificazione proto-urbana, con l’allestimento di un’area sacra nella parte più alta del massiccio, un’area abitativa sui versanti e una fortificazione sopra l’attuale Palude (Croce di Casicchio). La città, che tra V e IV secolo a.C. viene munita di una cinta muraria, non avrà però un esito urbano duraturo: questo, a favore del centro romano di Plestia che si svilupperà a valle poco più tardi. Per secoli, tuttavia, continuerà la frequentazione del tempio con recinto sacro presente sulla cima, di cui oggi rimangono i resti.