Zanzare

Argomenti
Aria

Domande

Cosa fa il Comune

Da marzo a novembre nel periodo di presenza della Zanzara Tigre, il Comune è attivo nel:

1 trattare con larvicidi i tombini, le caditoie e tutti i potenziali ristagni d’acqua nelle aree pubbliche con il seguente programma:
1° settimana del mese centro storico;
2° settimana del mese periferia
3° settimana del mese fraz. montane (Colfiorito, Annifo, ecc…) e fossi (fosso Ospedale, Loc. Casone, Fraz.Macertola, ecc…)

2 disinfestare con trattamenti adulticidi solo in casi straordinari e di emergenza.

3 informare la cittadinanza e renderla consapevole del suo ruolo strategico nella lotta alla Zanzara Tigre

Per promuovere una corretta prevenzione il Sindaco emana ogni anno ordinanza comunale prevedendo specifiche provvedimenti di rimozione dei focolai e sanzioni in caso di mancata disinfestazione delle aree private. E’ quindi importante mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari a ridurre il numero di zanzare presenti negli spazi privati per evitare queste sanzioni.

Il Comune collabora e si coordinano con il Servizio Controllo Organismi Infestanti del Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL Umbria n. 2 per l’organizzazione omogenea delle attività di lotta.

NUMERI UTILI

Uffico Sanita’ Comune di Foligno

Alessandro Fusari

Telefono 0742/346014

Fax. 0742/352354

e-mail: alessandro.fusari@comune.foligno.pg.it

COSA FA LA ASL

Vigilanza sulle attività di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione effettuate sul territorio da parte di soggetti pubblici e privati

verifica della appropriatezza e della sicurezza degli interventi effettuati da parte delle Ditte Qualificate e\o dei singoli cittadini;

valutazione della efficacia degli interventi e dei programmi di lotta attuati dai Comuni.

 

Servizio Controllo Organismi Infestanti del Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL Umbria n. 2

Telefono 0743/210708

fax 0743/210706

 

 

COSA POSSONO FARE I CITTADINI

La lotta alla zanzara tigre non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento della popolazione. I siti a rischio di infestazione da zanzara tigre nelle aree pubbliche sono infatti solo il 20-30% del totale.
Il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata. E’ quindi necessario che i cittadini mettano in atto misure di prevenzione e di trattamento nelle aree di loro competenza.

 

Lasciamola senza acqua…la Zanzara Tigre
Le attività di prevenzione contro la presenza della Zanzara Tigre sono oggi ancora più importanti, in quanto sono stati rilevati i primi casi in Italia della malattia di Chikungunya trasmessa all’uomo attraverso la puntura di queste zanzare. La malattia, che significa “camminare piegato in avanti”, termine che rispecchia la sintomatologia caratterizzata da dolori articolari intensi e diffusi, si manifesta dopo 4-7 giorni dalla puntura di una zanzara con febbre, mal di testa ed appunto forti dolori osteo-articolari. Il decorso è generalmente benigno, ma la sintomatologia può persistere per alcune settimane.

 

Prevenzione
Al fine di evitare e/o contenere l’instaurarsi di infestazioni di zanzare e altri insetti il cui ciclo biologico si sviluppa anche solo parzialmente in acqua, in tutte le aree, pubbliche e private, si devono rispettare alcune semplici norme:

 

Cosa fare:
trattare regolarmente (ogni 15 gg circa) i tombini e le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi
Nelle aree contigue alle abitazioni (terrazzi, giardini, orti, parchi,ecc.) va evitata la formazione di raccolte d’acqua rimuovendo ogni sorta di potenziale contenitore per lo sviluppo larvale di infestanti, quali ad esmpio secchi, baccinelle, bidoni, ecc.
eliminare i sottovasi e, ove non sia possibile, evitare il ristagno di acqua al loro interno .
verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite .
coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese.
tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara tigre .

Cosa non fare:
accumulare copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante
lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna
lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura verso l’alto
lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua per più giorni
svuotare nei tombini i sottovasi o altri contenitori

 

 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
12/03/2024
Queste informazioni ti sono state d'aiuto?
Si No