Il Comune di Foligno, al fine di incentivare scambi internazionali di amicizia, iniziative culturali, sportive ed economiche, finalizzati ad avvicinare i popoli e a produrre il loro sviluppo sociale, promuove ed attua adeguate politiche in grado di realizzare Atti di Gemellaggio con diverse realtà dei cinque continenti, che abbiano affinità e comunioni di intenti con la città di Foligno.
Attualmente, il Comune di Foligno ha in essere tre Gemellaggi; uno con la città di La Louvière, capoluogo della Vallonia (Belgio), uno con la città di Shibukawa della Regione di Gunma (Giappone) e uno con la città di Gemona del Friuli.
Cenni storici
La città di Shibukawa nasce nel 1889, quando 12 villaggi confinanti, situati nell’attuale provincia di Gunma, vengono raggruppati insieme, andando a formare anche i villaggi di Kanashima, Furumaki e Toyaki, assorbiti in un secondo momento (1945) dalla stessa Shibukawa.
Al dicembre 1997, la popolazione era attestata intorno alle 48.000 unità: dal 1943 ad oggi, pertanto, vi è stato un incremento demografico valutabile in circa 10000 unità.
Con i suoi 51.59 kmq, Shibukawa è la città più piccola della Provincia di Gunma.
Il primo incontro con i giapponesi (1585)
La prima delegazione giapponese giunse in Europa e in Italia, passando per Foligno dove venne accolta con tutti gli onori nel 1585. Era composta da quattro nobili giovani (Mancio Ito, Michele Chingiva, Martino Hara e Giuliano Nakaura); insieme a loro uno studente sempre giapponese Giorgio Loiola esperto nell’arte della scrittura.
Salparono da Nagasaki il 20 febbraio 1582 e rientrarono in giappone il 21 luglio 1590, dopo un viaggio durato otto anni e cinque mesi. Si trattò della prima ambasceria nipponica che fu ricevuta dalle principali potenze europee: il Re Filippo II di Spagna, il Granduca di Toscana Francesco I, il Papa Gregorio XIII ed il suo successore SistoV. La delegazione giapponese sostò a Foligno dall’8 al 10 giugno 1585 ricevuta dai magistrati della città in forma solenne.
Fu quella prima ambasceria che aprì i rapporti diplomatici tra l’Occidente ed il Giappone, rapporti che si sono poi sempre più sviluppati nel corso dei secoli successivi.Oggi, se non c’è in Europa una città dove non siano presenti dei giapponesi, lo si deve anche a quei quattro giovani dagli occhi a mandorla, che 415 anni fa lasciarono la loro terra per conoscere il mondo e per fare conoscere agli altri la cultura del loro Paese e le sue tradizioni.
Posizione geografica
Situata ai piedi del monte Haruna, ad un’altitudine variabile tra i 140 ed i 640 metri, lungo la confluenza dei fiumi Agatsuma e Tone, Shibukawa è una ridente cittadina, al cui lato orientale si erge la verdeggiante sagoma del monte Akagi, caratterizzato da una intensa e lussureggiante vegetazione. La città si colloca al centro dell’arcipelago giapponese.
Nel 1983, è stata ufficialmente riconosciuta come “Centro del Giappone”: una delle definizioni più usate, specie in ambito promozionale, è “Verde Shibukawa, Ombelico del Giappone”.
Programmi e sviluppo
Lo sviluppo della città, oltre a passare attraverso un piano regolatore improntato a criteri di massima modernità ed armonizzazione, unito a corposi investimenti effettuati sul versante dell’informazione e della trasparenza amministrativa, punta soprattutto sull’incremento degli scambi commerciali e diplomatici con una serie di realtà estere complementari ed affini. In tale ambito un ruolo del tutto prioritario viene affidato al gemellaggio in corso con la città di Foligno, avviato il 13 settembre 1997, e culminato l’8 settembre 2000 con la ratifica del gemellaggio ufficiale.
Largo spazio è riservato anche agli investimenti nel settore agricolo, in continua espansione, grazie da un lato alla vicinanza con i punti nevralgici della grande distribuzione, e da un lato ai continui investimenti effettuati per la modernizzazione delle tecniche agricole.
La gestione delle strutture viarie, dei sistemi di trasporto, dei servizi pubblici in genere è stata improntata a criteri di massima armonizzazione e bassissimo impatto ambientale.
Attrattive
I grandi parchi cittadini di divertimento, insieme alle “Sky Therme”, terme modernissime ed attrezzate aperte nel 1998, sono considerate le principali attrattive della città. Le rive dei fiumi Agatsuma e Tone, inoltre, offrono grazie all’alto numero di strutture sportive ivi impiantate, numerose opportunità per lo sport ed il tempo libero.
Accomunate da un drammatico destino, quello di aver dovuto subire catastrofici eventi naturali legati al terremoto, le Città di Foligno e Gemona hanno sottoscritto un atto di gemellaggio. Si è voluto, così, intensificare i rapporti di amicizia e collaborazione già esistenti tra le due realtà territoriali. In particolare, come recita il protocollo, “continuare ad intensificare i rapporti tra le due comunità, per contribuire attraverso incontri, scambi culturali, economici e sociali, a diffondere gli ideali di amicizia, di collaborazione e rispetto, affinché restino di esempio alle generazioni future, nel contesto di un’Italia unita e solidale.”
La cerimonia ufficiale si è tenuta nell’Aula Consiliare del Comune di Foligno giovedì 22 novembre 2001 ed ha fatto seguito a quella analoga svoltasi lo scorso 5 maggio 2001 nell’ Aula consiliare del Comune friulano. E’ stato in questi momenti che il Sindaco di Gemona, Virgilio Disetti, e quello di Foligno, Maurizio Salari, hanno apposto le loro firme sugli atti destinati a legare le due città. In occasione dell’incontro di Gemona sono state inaugurate due nuove vie, intitolate una alla città di Foligno ed un’altra a Colfiorito.